Corsi Osa

I corsi OSA permettono di ottenere un attestato di qualifica come Operatore Socio Assistenziale per disabili. La disabilità può essere mentale, fisica o sensoriale. Le attività svolte da questa figura professionale consistono nell’assistenza all’igiene personale e della casa, nella gestione della partecipazione a attività ricreative che consentono il raggiungimento di un obiettivo di integrazione sociale. Questo percorso professionale si può scegliere per  aiutare i più bisognosi o per una necessità di inserimento nel mondo del lavoro con una qualifica professionale.

Limonaia-di-Villa-Strozzi-a-Firenze-746x560Il settore sociale ha sempre necessità di figure professionali di questo tipo che assistono la famiglia nel compito oneroso di supportare il disabile. Lo sbocco lavorativo può essere nei centri di riabilitazione, nei centri occupazionali, nei centri per la formazione professionale, nelle cooperative sociali, nei soggiorni estivi e colonie estive per portatori di handicap, nelle associazioni di volontariato, nell’assistenza scolastica a minori portatori di handicap, nell’assistenza domiciliare, nell’assistenza riabilitativa e nei Centri educativi occupazionali diurni.

Il corso prevede una parte teorica e un tirocinio lavorativo di 300 ore in una struttura socio-assistenziale. In questo periodo sarà possibile applicare la teoria studiata durante il corso. Tra gli argomenti oggetto studio sono presenti elementi di psicologia, sociologia, patologia e farmacologia, anatomia e fisiologia, pronto soccorso e igiene, legislazione sanitaria e sociale. Inoltre sono approfonditi argomenti come disabilità, famiglia, società, il lavoro in équipe e i centri educativi occupazionali diurni. L’inserimento lavorativo è da considerare in relazione all’attuale situazione della popolazione disabile. Le persone con disabilità grave sono 2,6 milioni, pari al 4,8% della popolazione italiana. Solo un’esigua parte di queste persone riesce ad avere assistenza dalle strutture assistenziali, mentre la parte restante è lasciata alle cure della famiglia. L’Istat ha suddiviso i disabili in famiglia in quattro tipologie.

La maggioranza ha difficoltà nelle abilità necessarie per svolgere le attività quotidiane, in percentuale minore con difficoltà nel movimento e sensoriali. I disabili che rappresentano la maggioranza, vivono in coppia e senza figli e hanno un’età superiore ai 65 anni. I disabili che non hanno alcuna assistenza sono costretti a vivere in casa e se non hanno una famiglia, in condizioni di disagio.

Tale quadro può far comprendere la necessità di attività di assistenza da parte di figure professionali come gli Operatori Socio Assistenziali. A partire dall’anno 2007 sono detraibili le spese per l’assistenza domiciliare ai disabili. La detrazione è nella misura del 19%, nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti di vita quotidiana.