Attrezzature e esercizi per la riabilitazione: i migliori

L’attività fisica diventa quanto mai importante quando assume funzione riabilitativa. E’ quindi fondamentale scegliere le attrezzature e gli esercizi giusti. Vediamone alcuni.

Ovviamente i consigli variano a seconda dell’intervento chirurgico, dell’evento ischemico o della malattia per cui si effettua la riabilitazione. Fra gli attrezzi più diffusi per il recupero dell’attività motoria, ci sono il camminatore elettrico, un apposito tapis roulant e il deambulatore. Poi gli ergometri, cyclette di vario tipo progettate per dare un comfort ottimale al fruitore. Poi, sempre per il movimento degli arti inferiori, consigliata la pedaliera. Mentre per schiena e busto, ecco gli elastici. Oltre ai negozi di articoli sportivi e agli shop online, esiste anche una formula di noleggio di attrezzature per la riabilitazione, offerta da fisionoleggio.com e destinata sia a uso professionale che domiciliare. Una gran comodità soprattutto per i privati, che rischiano di fare grandi investimenti in materiali che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero non tornar loro mai più utili.

Anche gli esercizi sono molto specifici e personalizzati. Tuttavia un’ottima base di partenza sono quelli respiratori (respirazione addominale, costale, toracica), affiancati a movimenti degli arti superiori per migliorare l’ampiezza respiratoria. E’ bene procedere anche – sempre in posizione supina – con la mobilizzazione e lostiramento di braccia e gambe. Altro esercizio salutare è il cosiddetto “dorso del gatto” (si assume la posizione del felino), con flessione completa della colonna. La seconda parte della riabilitazione si può quindi dedicare agli esercizi svolti con l’ausilio di attrezzi quali manubrielasticisbarre etc. C’è poi la riabilitazione propriocettiva, con l’apposita tavola, volta a recuperare la consapevolezza del corpo senza l’apporto della vista. Si consiglia di eseguire ciascun esercizio fra le 10 e le 30 volte.

Traumatologia: tecnologie e tecniche per riabilitarsi dai traumi

Un evento traumatico è di solito provocato da un urto violento che colpisce varie zone del corpo incapaci di assorbirlo senza danni. I problemi possono essere sia sui tessuti molli, come i muscoli, sia sulle ossa. In fase di riabilitazione è importante favorire la guarigione e placare il dolore. Esistono diversi tipi di traumatologia, vediamoli insieme.

Crioterapia

È una delle tecniche più usate fin dall’antichità per alleviare il dolore subito dopo un trauma. La crioterapia – in greco cryos sta per freddo – consiste nell’estrarre il calore da un tessuto dolorante, per esempio attraverso l’applicazione superficiale di ghiaccio secco.

Il grasso corporeo è un cattivo conduttore, mentre i muscoli, ricchi di acqua, si raffreddano più facilmente. Il freddo provoca una vasocostrizione locale seguita daiperemia, con abbassamento del dolore. In traumatologia sportiva la crioterapia è molto usata nelle prime settimane dopo un incidente.

L’atleta raffredda la zona interessata ed eventualmente svolge degli esercizi di stretching nella fase insensibile al dolore. Questa tecnica previene molte complicazioni del trauma e non essendoci alcun farmaco ha ridottissimi effetti collaterali: il rischio di danno da congelamento è piuttosto remoto e legato quasi esclusivamente a imperizia.

Terapia ad onde corte e terapia a microonde

Si basano sul principio opposto e cioè sull’induzione del calore – diatermia – nei tessuti che hanno subito il trauma. Per trasferire questo calore si genera un campo elettromagnetico in movimento: il surriscaldamento delle zone interessate favorisce il processo di guarigione. Questo trattamento è generalmente vietato ai pazienti che portano un pacemaker, mentre la presenza di protesi metalliche di norma non crea rischi.

Vacuum terapia

Si svolge attraverso l’applicazione sulla cute di “campane” di plastica collegate a una pompa. L’aria viene risucchiata e ciò crea una depressione all’interno dell’applicatore posto a contatto con la zona da trattare. Questa tecnica favorisce l’irrorazione del sangue aumentando la disponibilità di ossigeno nei tessuti e accelera la guarigione da certi tipi di trauma.

Laser terapia

Dedicato principalmente alle lesioni dermatologiche, è praticato attraverso un laser a bassa potenza che emette un fascio monocromatico di luce concentrata sulla zona da trattare. Ha effetti sulla microcircolazione e riduce gli edemi, inoltre lenisce il dolore e stimola la riparazione dei tessuti.