Impegno e lotte delle associazioni dei consumatori

Le associazioni consumatori e la lotta per l’accessibilità: da internet alle barriere architettoniche

Sin da piccoli, si impara che una cosa più la si cerca e meno la si ottiene.
I bambini, tuttavia, hanno un arma infallibile per arrivare al risultato: il pianto e le urla.

Crescendo, ahimè, questo metodo non funziona più.
Da adulti, se vogliamo qualcosa possiamo piangere e lamentarci per anni che nulla accade.
Ma non tutto è perduto. Perchè, come il saggio insegna, l’unione fa la forza.

Le associazioni dei consumatori, come Altroconsumo e Unione Consumatori,  portavoce di lamentele e insoddisfazioni collettive, hanno nettamente migliorato le condizioni del consumatore e del cittadino grazie alle loro azioni.
La loro influenza e le loro pressioni sono state decisive in molti campi nevralgici della vita quotidiana, in primis per l‘accessibilità.

Accessibilità: abbassare il ponte levatoio del fossato affinchè il principe delle fiabe possa entrare nel suo castello.
Bene, le associazioni dei consumatori hanno ottenuto il ponte levatoio.

E anche l’acqua. L’importante azione di sensibilizzazione e pressione condotta in occasione del referendum sulla liberalizzazione dell’acqua ha di sicuro contribuito a far sì che l’oro blu sia rimasto un bene di tutti.

Non solo. Le associazioni hanno dato voce a chi di voce ne ha poca: inchieste su quello che realmente hanno bisogno i disabili per affrontare le insormontabili barriere architettoniche; per far rispettare i loro diritti su mezzi di trasporto pubblici e denunciare apertamente la slealtà di alcune compagnie di volo; dritte su agevolazioni fiscali e su come adattare una vettura per disabili.
Test comparativi condotti hanno anche smascherato che i tanto decantati quanto costosi cellulari per anziani sono assai meno fruibili che quelli normali.

Le loro azioni contribuiscono a strappare i veli davanti a diplomazia e gesti cerimoniosi per dar voce a una richiesta di maggiore accessibilità delle Istituzioni.

E non mancano ovviamente denunce sul digital divide. Accessibilità, internet-per-tutti è condivisibile, ma con quali mezzi? È  ineliminabile il ricorso alle antenne ripetitore di segnale? È giusta la classificazione della loro dannosità per la salute umana? È la sola strada per migliorare la diffusione del web?

Ancora una volta, sono proprie le associazioni di consumatori a porre l’attenzione su temi caldi, impegnativi; un invito al consumatore a essere parte attiva della società, mettendo in discussione quello che viene dato come assunto e, con Leopardiana memoria, a guardare l’infinito oltre la siepe: il castello c’è, sempre. Basta non scoraggiarsi e lottare per il ponte levatoio.