Accessibilità e web

sito-accessibileIl web disponibile per tutti? E’ così che dovrebbe essere, ma è così che, purtroppo, non sempre è. Ancora oggi ci sono tante barriere all’ingresso di internet per chi è diversamente abile. Eppure, basterebbe davvero poco.

Partiamo dal principio e diamo una definizione di web accessibile: con questo termine si internet un web che sia liberamente accessibile ed usabile anche da ha una disabilità di qualche tipo: motoria, sensoriale, ecc.

A parlare di web accessibile è stato, qualche tempo fa, proprio Tim Berners-Lee, il papà di internet, che ha detto come internet dovrebbe permette l’accesso paritario anche a chi si trova in una condizione differente dalla massa, sia essa fisica, economica o politica.

Spesso si fa confusione tra accessibilità e usabilità, in realtà questi due termini non sono uguali, anzi: il web è accessibile se permette a tutti di poter essere usato, è invece usabile quando un sito web è di facile navigazione, intuitivo.

Quali sono le linee guida del web accessibile?

  • sito web che si possa usare con ogni browser, a partire da quelli più moderni fino a quelli più vecchi, senza dimenticare quei browser basati sui dispositivi di sintesi vocale, i cellulari, gli screen reader e così via;
  • sito web che sia accessibile anche con altri mezzi oltre il classico mouse, come ad esempio quei siti che possano essere usati anche con le mani libere.

Quali sono i vantaggi di avere un sito web accessibile?

Sicuramente avere un sito che sia accessibile permette di raggiungere quanti più utenti possibile, il che significa avere delle possibilità maggiori di utenza, oltre che di vendita e di fare business. E, considerando che il sito internet ha, per la maggior parte delle volte, un obiettivo monetario, questo potrebbe fare la differenza.

Questo rende più efficace ed efficiente qualunque lavoro che possa essere fatto attorno ad un sito, dalla sua costruzione all’inserimento nei motori di ricerca e promozioni “web-equivalenti”.

Insomma, oggi avere un sito web non accessibile non è più pensabile, non solo per una questione di opportunità, ma anche sociali: è importante dare a tutti il modo di poter usufruire della rete in maniera eguale.

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